Nel 2019 la Misericordia di Badia a Ripoli ha festeggiato i suoi primi 50 anni dalla sua fondazione. In occasione di questo importante anniversario abbiamo pensato di ripercorrere insieme, con foto e racconti, gli eventi che hanno caratterizzato la nostra storia. La nostra associazione è nata e cresciuta all’interno di un quartiere, ascoltando le esigenze e le problematiche della popolazione, che negli anni si sono susseguite. È giusto celebrarne il passato, trarne i migliori insegnamenti e continuare a guardare avanti, verso un futuro che ci auguriamo possa essere il più consapevole il possibile.
L’idea di istituire la Confraternita di Misericordia di Badia a Ripoli nasce nel 1968 quando nasce un nuovo spirito di aggregazione tra i giovani del Rione. “Quasi per caso entrò fra gli argomenti del dialogo tra alcuni amici trovatisi occasionalmente”, si legge nell’articolo di apertura del notiziario della Misericordia di Badia, edizione 1971. Proprio così, grazie alla forza e all’entusiasmo di quindici uomini, inizia a prendere forma l’opera di misericordia per il soccorso e l’assistenza. Dopo l’alluvione del 1966, in tutta Firenze è tangibile la necessità di nuovi luoghi dai quali ricominciare, spazi che permettano l’aggregazione e la ricostruzione. La Confraternita di Badia a Ripoli risponde a queste necessità. La Misericordia di Firenze offre un’ambulanza alla Confraternita appena nata e così, l’8 Dicembre 1969, i quindici Soci fondatori deliberano l’istituzione della Misericordia di Badia a Ripoli.
Il 24 Maggio 1970, viene inaugurata la sede in Piazza di Badia a Ripoli e grazie all’implemento del numero di soci attivi e di richieste di soccorso, il 15 Agosto dello stesso anno, la Misericordia inaugura la sua seconda ambulanza. Da questo momento in poi, l’associazione attuerà numerosi miglioramenti e trasformazioni.
I quindici soci fondatori sono, in ordine sparso: Cesare, Vincenzo e Nello Vannini, Giuseppe Ricci, Adriano Coppini, Mario Passeri, la famiglia Boncinelli, Carlo Cappelli, Bruno Lorenzini, Romano Parrini, Piero Pini, Vincenzo Signorini, Silvano Sinatti, Giulio Santoni, Elio Sorbetti e Don Antonino Spanò.
Fin dai primissimi anni di vita dell’associazione, sono stati integrati nuovi servizi di solidarietà ed aiuto, oltre al soccorso sanitario. Prima fra tutti è stata l’istituzione del Gruppo dei donatori di sangue FRATRES che successivamente è diventato Gruppo Fratres Fabrizio Camaiti, in ricordo del Fratello Fabrizio Camaiti scomparso nel 1988 mentre svolgeva un servizio di ambulanza.
Nonostante nel tempo siano cambiate le modalità di donazione del sangue, il gruppo Fratres di Badia è riuscito a mantenere la sua attività all’interno dell’associazione, divulgando nelle scuole e nella popolazione, la fondamentale importanza di questo gesto.
L’8 dicembre 1975 viene avviato il servizio notturno dalle 23:00 alle 7:00 del giorno successivo. Il servizio ancora oggi ogni notte è coperto da un capo di Guardia e dalle due squadre di emergenza India 4103 e Bravo 4103.
Il 6 maggio 1976 ai piani più alti di Firenze viene avvertita una leggera scossa, lontana eco del terremoto che aveva devastato il Friuli. Due giorni dopo la Confraternita fu in grado di organizzare il primo invio di soccorsi, raccolti con il contributo spontaneo di tutta la popolazione. Fin dai primi viaggi fu possibile stabilire un contatto diretto con due paesi Artegna e Montenars. A settembre i fratelli vennero a conoscenza che due famiglie di Buia avevano necessità di una roulotte. Il 4 ottobre, grazie ad una generosa sottoscrizione delle parrocchie della zona, le due roulotte vennero consegnate alle famiglie bisognose che vi vissero fino a che non poterono accedere a nuove case.
Martirano Lombardo è un piccolo paese in provincia di Catanzaro. Alla consorella di Misericordia di questo paese la Misericordia di Badia a Ripoli dona una propria ambulanza perché possa avviare i propri servizi di ambulanza, come prima associazione di volontariato della Calabria. La consegna al Governatore di allora è stata celebrata con l’adesione e partecipazione di ben cinque sindaci di comuni limitrofi.
Dopo l’intervento del 1976 in Friuli, nel 1978, l’associazione riesce ad ufficializzare la presenza del servizio di Protezione Civile, all’interno della Misericordia di Badia. Da questo momento, la Confraternita ha iniziato ad attrezzarsi e a formare i suoi volontari, con sempre più attenzione e cura, al fine di recare aiuto anche in caso di disastri naturali (e non).
Il 23 Novembre del 1980 la terra trema ancora, in Irpinia. Le zone della Campania centrale e della Basilicata vengono colpite da un terribile terremoto di magnitudo 6.9. Il numero di sfollati è altissimo e la popolazione necessita di un grande sostegno da parte di tutta la penisola.
Nonostante la difficoltà di accesso nelle zone dell’entroterra per i mezzi di soccorso, gli automezzi di Badia a Ripoli riescono ad arrivare celermente sul luogo e dare un contributo importante alle popolazioni colpite.
Questi sono stati solo i primi dei molti eventi drammatici italiani, nei quali la Misericordia di Badia a Ripoli è intervenuta portando supporto e aiuto alle popolazioni gravemente colpite.
Nel maggio 1981 diventa operativa l’emoteca mobile per la raccolta del sangue. La prima raccolta è organizzata presso la parrocchia di Ponte a Ema e da quel momento l’emoteca verrà utilizzata intensamente per molti anni. Nel Luglio 1981 apre la sezione Ricorboli-La Colonna della Misericordia di Badia in via Marsuppini, proprio accanto alla Chiesa di Ricorboli. La nuova sezione permetterà di rendere più veloci gli interventi delle ambulanze nella zona di Piazza Ferrucci. Nel 1986 la Sezione della Misericordia di Badia si trasferirà in Via di Ripoli, in una sede più ampia e funzionale.
Lo spirito di assistenza e di solidarietà nei confronti del prossimo ha spinto i Fratelli e le Sorelle di Badia a Ripoli ad impegnarsi ancora di più nel sostegno della popolazione: nel 1975 viene inaugurato il servizio notturno, ampliando la disponibilità delle ambulanze per 24h, e nel 1976 inizia la collaborazione con la Guardia Medica, ancora oggi ospitata nei locali di Via Chiantigiana.
Qualche anno dopo, nel 1982, dei giovani medici decidono di attuare una vera e propria rivoluzione all’assistenza sanitaria offerta fino a quel momento dalla Confraternita di Badia. Fino a pochi anni prima infatti, non si parlava di soccorso sanitario ma più esattamente di trasporto, dal luogo dell’emergenza fino agli ospedali. Alcuni Fratelli della Misericordia di Badia a Ripoli, neo laureati in medicina, decidono di offrire il proprio tempo e le proprie capacità da impiegare nel primo soccorso. A partire dal 1 Marzo 1982 viene dedicata un’ambulanza al servizio CEMM, Coordinamento Emergenza Medica Misericordie.
L’8 dicembre 1984 si inaugura l’Ambulatorio specialistico della Misericordia in Piazza di Badia a Ripoli, realizzato grazie soprattutto alla donazione di una sorella della Misericordia di Badia a Ripoli: Elda Fissi. Era una sorella prematuramente scomparsa che dedicava il suo tempo libero ad aiutare in molti modi le famiglie del quartiere, anche accompagnando a scuola i bambini che avevano i genitori impegnati in altre attività. La sua prematura scomparsa è stata inaspettata come inattesa è stata la sua donazione alla Misericordia di Badia a Ripoli. Dopo 10 mesi dall’apertura, l’ambulatorio registrava più di 1400 visite specialistiche e oltre 1400 prestazioni di terapia iniettiva gratuita effettuate da Fratelli infermieri della misericordia di Badia.
Il 1985 comincia con una incredibile gelata. La temperatura scende a ben 23 gradi sotto zero fino ad arrivare a ghiacciare l’Arno. La Misericordia mette in azione tutte le sue attrezzature per affrontare le difficoltà dovute al clima anomalo per gli standard della nostra città.
La Protezione Civile (PC) di questa Misericordia, collaborando con le altre associazioni, ha partecipato ad altri interventi durante i periodi invernali, anche recentemente. I nostri volontari si sono mossi per il monitoraggio di eventuali perdite d’acqua per le vie della nostra città e per provvedere allo spargimento di sale sul manto stradale.
Inoltre, attraverso il coordinamento delle Misericordie dell’area fiorentina, abbiamo recentemente preso parte ai servizi relativi all’emergenza freddo, fornendo coperte e bevande calde ai senzatetto della città.
Il 19 luglio 1985 eravamo in pieno clima estivo e molti fratelli erano in vacanza. Improvvisamente alle 12:25 una valanga di 150.000 metri cubi d’acqua e fango su un fronte di 50 metri, a seguito del cedimento di un fronte di un bacino investe cancellandoli un albergo, villette e due piccole fabbriche a Stava di Cavalese. A seguito del Terremoto in Irpinia la Protezione Civile si era organizzata in modo strutturato.
Dalla Misericordia di Badia a Ripoli partono due squadre composte da fratelli esperti e giovani alla prima esperienza di protezione civile. In tempi molto rapidi i nostri fratelli raggiungono il luogo del disastro e si mettono all’opera ininterrottamente in aiuto dei vigili del fuoco e dei militari. Domenica 21 luglio i fratelli ricevettero l’ordine di rientrare dopo aver prestato in modo encomiabile la propria opera.
La necessità di una nuova sede, più ampia, che potesse ospitare tutti i Soci e i numerosi servizi offerti dalla Misericordia di Badia, si inizia a percepire fin dai primi anni ’80. Nel 1986 iniziano i lavori di ristrutturazione di un’antica casa rurale in via Chiantigiana: il sogno di accrescere l’associazione, di essere sempre più radicati e presenti all’interno del territorio, di prestare aiuto e soccorso alla popolazione, si concretizza sempre di più.
L’8 dicembre 1989 è inaugurata la nuova sede della Confraternita.
L’evoluzione della Misericordia di Badia a Ripoli non finisce qui. Infatti, pochi anni dopo, nel 1996, vengono realizzati nuovi edifici ideati dal celebre architetto Giovanni Michelucci, già noto per la Chiesa dell’Autostrada del Sole, la Stazione di Santa Maria Novella e altri importanti progetti. L’architetto muore prima di vedere realizzate le proprie idee per gli ambulatori e la cappella all’interno della Misericordia. Anche se il disegno originario di Michelucci è stato cambiato in corso d’opera, sono stati mantenuti i temi cari all’architetto: realizzare spazi capaci di soddisfare i bisogni della società, creare dialogo tra edificio e ambiente circostante, annullare le barriere tra spazi architettonici e città.
Nel marzo del 1991 su richiesta della Prefettura di Brindisi una squadra di protezione civile della Misericordia di Badia a Ripoli, con la colonna mobile delle Misericordie Toscane, interviene a Brindisi al momento dello sbarco di migliaia di profughi albanesi. Appena arrivati le Misericordie Toscane montano un ospedale da campo, un centro radio e le diverse strutture operative, ivi comprese quelle dedicate alla distribuzione di vestiario e generi vari. L’intervento risulto molto ben organizzato ed efficace, grazie anche all’affiatamento tra i fratelli delle varie Misericordie anche a seguito delle periodiche esercitazioni svolte periodicamente.
Era il 27 Maggio 1993 quando scoppiò un’autobomba in Via dei Georgofili, nel cuore della città, uccidendo cinque persone e ferendone cinquanta. L’esplosione danneggiò inoltre anche parte del patrimonio degli Uffizi. Fu un doloroso attacco ad uno dei simboli più significativi dell’identità italiana. Per Firenze e per l’Italia intera è stato indubbiamente un durissimo colpo, al quale però tutta la cittadinanza ha dovuto reagire. La popolazione fiorentina si è dimostrata unita e collaborativa anche in questo tristissimo avvenimento.
La Misericordia di Badia a Ripoli conserva in sede, tra i ricordi di maggiore significato, il Fiorino d’oro conferito dal comune di Firenze in riconoscimento dell’opera prestata dopo la tragica esplosione del 1993. Tra i volontari presenti alla consegna del riconoscimento, avvenuta nel Luglio 1993 in Palazzo Vecchio, sono ancora tangibili il dolore della perdita di tante vite umane e la commozione nel vedere il mondo intero reagire con solidarietà e pace all’attentato mafioso, che ancora una volta, invece di distruggere, ha rafforzato e consolidato l’intera comunità.
L’8 Dicembre 1996 sono inaugurati i nuovi locali che ospiteranno il nuovo poliambulatorio specialistico della Misericordia di Badia. Nella stessa occasione, viene inaugurata anche la Cappella dedicata all’Immacolata Concezione, ideata dal celebre architetto Giovanni Michelucci.
La realizzazione di questo nuovo progetto ha permesso all’associazione di migliorare impianti e attrezzature e rendere più efficaci le prestazioni mediche offerte alla popolazione del quartiere e non solo. Inoltre, nella progettazione dei locali è stata riposta particolare attenzione nell’abolizione di ogni tipo di barriera architettonica.
La mattina del 26 settembre 1997 un terremoto interessa zone dell’Umbria e delle Marche. Le Misericordie Toscano sono presto allertate. Alle 13 da Badia partono in totale di 12 fratelli e sorelli impegnati sul posto. I fratelli saranno impegnati nell’area di Colfiorito e successivamente ad Assisi.
L’11 settembre 2000 presso la Misericordia di Badia a Ripoli le ambulanze attrezzate con Infermiere a bordo sostituiscono le ambulanze con medico a bordo (CEMM). Vengono introdotte anche le ambulanze “BLS” con a bordo volontari con formazione avanzata di 2° livello.
In collaborazione con gli infermieri del 118 nel corso dell’anno 2001 sono organizzate nuove iniziative formative. Tra queste il corso formativo residenziale tenuto a Metato, nella foresta di Vallombrosa, dedicato ai fratelli e sorelle impegnati nei servizi di emergenza. A Trebisacce, in provincia di Cosenza, i fratelli di Badia con Infermieri del 118 hanno tenuto un corso di primo soccorso per la locale Misericordia.
Su esplicita richiesta del Comune di Sorano, in provincia di Grosseto, e di molti cittadine dello stesso paese nasce una Sezione della Misericordia di Badia a Ripoli. Ci viene spiegato che tra le varie associazioni di volontariato toscane, la Misericordia di Badia a Ripoli è stata individuata come l’esempio da imitare e ripetere. Viene fornito un primo mezzo, svolta l’attività formativa di base per i nuovi fratelli e sorelle e prendono avvio i servizi.
Il 31 ottobre a San Giuliano di Puglia, in Molise colpisce il terremoto portando nuove vittime e distruzione. Ancora una volta i fratelli di Badia rispondo prontamente. Partono subito un fuoristrada ed un’ambulanza seguita distanza di alcune ore dai mezzi logistici.
Nel mese di maggio nasce il Centro diurno per anziani presso la sede di Via Chiantigiana.
La Misericordia di Badia a Ripoli ha dato un contributo importante anche in realtà lontane dalla nostra quotidianità.
Il Gruppo Donatori Fratres “Fabrizio Camaiti” della nostra Misericordia ha finanziato la costruzione di un pozzo di acqua potabile in Burkina Faso, nel 2008. Importantissimo nella realizzazione del progetto è stato il ruolo di Andrea Masini, diacono permanente e Fratello della Misericordia di Badia a Ripoli.
Il pozzo che la Misericordia di Badia ha contribuito a realizzare è detto “a largo diametro”, utilissimo per il sostentamento degli abitanti dei villaggi. Andrea Masini ci ha raccontato come la costruzione di un pozzo porti ad una compartecipazione forte tra il popolo ed i volontari, che tramite i fondi delle offerte riescono a realizzare qualcosa di estremamente utile per la loro vita quotidiana.
Il 6 aprile giorno del terremoto dell’Aquila la Misericordia di Badia a Ripoli viene prontamente attivata dai Vigili del Fuoco di Firenze. La misericordia di Badia ha stipulato un accordo con i Vigili del Fuoco e fa parte della colonna mobile dei Vigili del Fuoco di Firenze con 1 ambulanza, 1 mezzo fuoristrada ed un mezzo logistico. I fratelli di Badia saranno impegnati con i Vigili del Fuoco, ininterrottamente dal 6 aprile al 31 maggio.
La terra trema nuovamente in Italia, in modo prepotente e pauroso. È il 24 Agosto e nel cuore della notte, tutta la penisola assiste a una forte scossa di terremoto, con epicentro Accumoli, piccolo paesino del reatino. Poche ore dopo, i soccorsi iniziano già ad arrivare nelle zone colpite, nonostante la consistente difficoltà nel raggiungere gli aggregati di case più isolati. La maggior parte dei ponti sono crollati e le strade ostruite dalle macerie. L’intero paese risponde in modo celere ed efficace.
Il nucleo di Protezione Civile di Badia a Ripoli viene attivato, assieme a quello di molte altre associazioni di volontariato. I nostri volontari partono alla volta dei luoghi distrutti dalle numerose scosse che poi si sono susseguite nei giorni successivi al 24 Agosto. Nella tragicità dell’evento e nel dolore per la perdita delle numerose vittime, è impossibile non ricordare anche la straordinaria solidarietà e tenacia che le popolazioni colpite e tutti volontari hanno saputo dimostrare.
La notte del 26 febbraio 2020, la nostra ambulanza di emergenza con infermiere a bordo “ India 3”, è stata attivata dal 118 per effettuare il trasferimento nel reparto di malattie infettive dell’OSMA del primo paziente fiorentino, risultato poi positivo al Covid-19. Le procedure di messa in sicurezza con DPI applicati quella sera per la prima volta sarebbero poi diventati di uso quotidiano per tutto il periodo di pandemia che è seguito.
Anche il nostro gruppo di Protezione Civile ha partecipato attivamente durante i duri mesi di pandemia tramite il servizio “giro pasti”, coordinato dalla sala operativa comunale di Protezione Civile, con cui veniva consegnato il vitto e farmaci a persone isolate per Covid-19 e la consegna alle strutture sanitarie Toscane di respiratori ritirati dalle nostre squadre all’aeroporto di Linate. La nostra Protezione Civile ha operato con squadre di presidio e supporto presso il Centro Tecnico Federale Coverciano, diventato luogo ospitante malati di Covid-19. Questo servizio è stato svolto dal giorno di apertura fino al 15 maggio 2020, in cui il centro ha chiuso. Il nostro impegno è proseguito per tutti i mesi successivi, aggiungendo ai vari servizi anche la consegna delle mascherine porta a porta in tutti i quartieri di Firenze e Bagno a Ripoli.
Il giorno 20 dicembre per la prima volta nella nostra storia è stata votata una Governatrice donna, Gabriella Sabatini.
Un anno molto complesso, l’incertezza e la paura ha messo a dura prova chiunque, ma, noi lo ricorderemo come l’anno per la solidarietà e per i tanti servizi svolti dalla nostra Misericordia di Badia a Ripoli come Sanitari e Protezione civile.